N.B.: da oggi e fino a che non raggiungeremo le Meteore saremo
sopraffatti da un caldo tremendo, molto peggiore di quello trovato fin qui! Un clima umido e senza vento che persisterà anche di sera e che ci toglierà un po’ l'energia necessaria per visitare i paesi. In questa zona per esempio avevamo in programma di vedere
Koroni e Methoni che a detta delle guide meritavano, invece, alla fine, non
visiteremo né l’una né l’altra.
Arriviamo a Koroni nel primo pomeriggio, e impieghiamo un secolo a raggiungere il nostro appartamento perché il paese è un labirinto di sensi unici e strade strette, con pochissimi parcheggi. Con questo sole a picco non ce la sentiamo di inerpicarci a visitare la città alta, pensiamo di aspettare un paio d’ore e intanto fare il bagno nella spiaggia del paese. In realtà nell’acqua non troviamo nessun refrigerio, e neppure sulla spiaggia, che fra l’altro è ricoperta di alghe che emanano una certa puzza, e nemmeno sul molo, dove alla fine ci trasferiamo nella speranza che, essendo più esposto, ci sia almeno un filo d’aria. Ma si muore di caldo! E così decidiamo di rientrare nel nostro appartamento, pensando di cenare presto e andare a vedere la città alta di sera quando crediamo che farà più fresco. Ma così non sarà: alle 19:30, seduti ai tavoli di un ristorante sul lungomare a trenta centimetri dall’acqua, boccheggiamo! Non sappiamo se questo sia il clima abituale, in ogni caso è davvero tosto.
La città alta alla fine non la visitiamo, dopo mangiato facciamo appena due passi sul molo e poi ci rintaniamo in camera, abbracciati al condizionatore! Per l’indomani decidiamo di saltare la visita di Methoni e riprendere subito il viaggio verso nord.
A Koroni abbiamo alloggiato negli appartamenti “Xenios Zeus
1”, che sono vicinissimi al centro e al mare. I gestori sono gentili, anche se non
parlano una parola di inglese, a gesti e mostrando la carta di credito siamo
riusciti almeno a pagare la stanza.
Arriviamo a Koroni nel primo pomeriggio, e impieghiamo un secolo a raggiungere il nostro appartamento perché il paese è un labirinto di sensi unici e strade strette, con pochissimi parcheggi. Con questo sole a picco non ce la sentiamo di inerpicarci a visitare la città alta, pensiamo di aspettare un paio d’ore e intanto fare il bagno nella spiaggia del paese. In realtà nell’acqua non troviamo nessun refrigerio, e neppure sulla spiaggia, che fra l’altro è ricoperta di alghe che emanano una certa puzza, e nemmeno sul molo, dove alla fine ci trasferiamo nella speranza che, essendo più esposto, ci sia almeno un filo d’aria. Ma si muore di caldo! E così decidiamo di rientrare nel nostro appartamento, pensando di cenare presto e andare a vedere la città alta di sera quando crediamo che farà più fresco. Ma così non sarà: alle 19:30, seduti ai tavoli di un ristorante sul lungomare a trenta centimetri dall’acqua, boccheggiamo! Non sappiamo se questo sia il clima abituale, in ogni caso è davvero tosto.
La città alta alla fine non la visitiamo, dopo mangiato facciamo appena due passi sul molo e poi ci rintaniamo in camera, abbracciati al condizionatore! Per l’indomani decidiamo di saltare la visita di Methoni e riprendere subito il viaggio verso nord.
Koroni |
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