domenica 14 dicembre 2014

GIORNO 3: MUSEO ARCHEOLOGICO DI ATENE E TEMPIO DI POSEIDONE A CAPO SUNIO

Oggi la prima tappa è il museo archeologico nazionale di Atene, che raggiungiamo a piedi essendo nei pressi del nostro albergo. Molto interessante e non eccessivamente grande, noi ci restiamo per circa 1 ora e mezzo. L’ingresso costa 7 €. Visitare questo museo è come camminare tra le pagine dei libri di storia dell’arte di quando eravamo alle medie: si possono vedere la famosissima maschera d’oro di Agamennone, la statua del fantino di Artemissio, vari bronzi di epoca classica, statue dei kouros, vasi dipinti e molto altro. Anche se non si è particolarmente esperti del genere, vedere dal vero questi oggetti così antichi e famosi ha il suo fascino.
Museo Archeologico Nazionale
Usciti dal museo andiamo a ritirare l’auto a noleggio (già prenotata dall’Italia) e partiamo per visitare la regione costiera a sud-est di Atene, programmando di essere per l’ora del tramonto al Tempio di Poseidone di capo Sunio
Se pensate di girare la Grecia in auto è vivamente consigliato un navigatore! Le autostrade sono pochissime, in genere si viaggia attraversando un paesino dietro l’altro e sperare di trovare le indicazioni stradali ad ogni incrocio è una battaglia persa (oltre al fatto che, logicamente, sono scritte in greco!). Anche le attrazioni turistiche non sempre sono segnalate. 
Lasciata la vasta periferia di Atene, percorriamo il più possibile il tratto costiero (da Atene direzione Glifada e poi Lagonissi) verso capo Sunio. Il paesaggio è brullo, con una costa montuosa frastagliata e ricca di promontori e un susseguirsi di paesini e spiagge. In una di queste facciamo una sosta di un paio d’ore per mangiare e fare il bagno, poi verso le 18:30 ripartiamo in direzione del famoso tempio di Poseidone.
Il tempio è bellissimo, ubicato in posizione panoramica sul promontorio, ed è visibile già qualche chilometro prima di raggiungere il relativo bivio sulla strada principale (il che è un bene perché in corrispondenza del bivio non c’è nessun cartello che lo segnali). Visto che per il tramonto manca ancora un po’ di tempo, ceniamo al bar-ristorante che c’è all’ingresso del sito archeologico, il quale pur essendo il solo presente in loco non ha prezzi ricaricati. Mangiamo un tzatziki strapieno di aglio e un dakos, ovvero una specie di bruschetta con sopra pomodori, origano, olio d’oliva e feta.
Il posto è decisamente bello e molto tranquillo, merita al 100%: il tempio è in gran parte in piedi e lo si può vedere bene da vicino, c’è gente ma non una ressa e il panorama è splendido. E il tramonto da cartolina. Terminata la visita rientriamo rapidamente in città attraverso una superstrada, che corre al centro del promontorio e va diritta fino ad Atene.
Capo Sunio


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